Codice Etico
Codice Etico dello
Studio Legale Laudato
Premessa
Codice Etico dello Studio Legale Laudato
Il presente “Codice Etico” esprime gli impegni e le responsabilità di carattere etico e professionale, aggiuntivi o confermativi di quanto già previsto dall’ordinamento professionale (specialmente dalla deontologia forense) e dalle norme applicabili, che tutti coloro che operano presso lo Studio Legale Laudato assumono nella gestione degli incarichi e delle attività.
Lo Studio informa la propria attività interna ed esterna al rispetto dei principi contenuti nel presente Codice, nel convincimento che l’etica nella conduzione degli affari sia da perseguire congiuntamente al successo dello Studio.
Missione
Lo Studio Legale Laudato si prefigge l’eccellenza e la massima efficienza nella fornitura di servizi legali, orientandosi al mercato in un’ottica esclusiva di qualità del servizio, con l’obiettivo di soddisfare i clienti e valorizzare tutte le persone che vi lavorano.
Obiettivi e Valori
Nel perseguire tali obiettivi, lo Studio si attiene imprescindibilmente ai seguenti principi di comportamento:
- condanna e rifiuta il ricorso a comportamenti illegittimi o comunque scorretti (verso la comunità, le pubbliche autorità, i clienti, i Professionisti, Dipendenti e collaboratori a vario titolo, i concorrenti) per raggiungere i propri obiettivi economici, che sono perseguiti esclusivamente con l’eccellenza della performance in termini di qualità, rapidità e convenienza dei servizi, fondate sull’esperienza, sull’attenzione al cliente e sull’innovazione;
- pone in essere strumenti organizzativi atti a prevenire la violazione dei principi di legalità, trasparenza, correttezza e lealtà da parte dei propri collaboratori e Dipendenti e vigila sulla loro osservanza;
- impiega responsabilmente le risorse, avendo sempre bene a mente l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle generazioni future.
Principi Generali
Art. 1 – Ambito di applicazione
Il Codice Etico identifica i valori-guida dello Studio e definisce il profilo etico-sociale che deve orientare l’operato di ogni suo componente.
I destinatari delle disposizioni in esso contenute sono dunque i Professionisti, i Dipendenti e i collaboratori a diverso titolo dello Studio.
Art. 2 – Responsabilità
Il Codice Etico è basato su norme di natura anche non giuridica ed è rivolto alla sensibilità morale, etica e professionale dei singoli individui.
Tutti i membri dello Studio hanno la responsabilità morale ed etica della diffusione e dell’applicazione dei valori espressi dal presente Codice Etico, con riferimento alle funzioni loro attribuite all’interno dello Studio.
Principi di condotta nelle relazioni con i Dipendenti e i collaboratori
Art. 3 – Tutela dei diritti delle persone
Lo sviluppo personale e lavorativo di ciascun Professionista, dipendente o collaboratore a vario titolo è elemento imprescindibile per l’attività dello Studio Legale Laudato, che assicura un ambiente di lavoro scevro da ogni tipo di discriminazione e tutela l’integrità morale e fisica delle persone.
Il rispetto dei diritti di tutti i suoi membri e componenti è al centro delle politiche dello Studio, che valorizza la diversità in tutte le sue forme e promuove dinamiche inclusive volte ad eliminare qualsiasi forma di discriminazione di genere, etnia, religione, appartenenza politica e sindacale, orientamento e identità sessuale, lingua, età, diversa abilità, etc.
Lo Studio non intraprende pratiche che possano sottoporre i Dipendenti, Professionisti, consulenti e collaboratori a condizioni di lavoro umilianti o che prevedano lo sfruttamento del lavoro minorile o forzato.
Art. 4 – Rispetto delle persone
Lo Studio Legale Laudato crede che il rispetto della personalità e della dignità di ciascun dipendente e collaboratore sia alla base di un ambiente di lavoro permeato da reciproca fiducia e lealtà e che si arricchisce con l’apporto di ciascuno. Per questo:
- adotta modalità di reclutamento e gestione di dipendenti e collaboratori improntate a comportamenti equi e coerenti, prevenendo favoritismi, abusi e discriminazioni di ogni genere;
- garantisce a ciascuno pari opportunità di sviluppo e crescita professionale, di accesso ai percorsi formativi e alle iniziative di aggiornamento e di attribuzione dei ruoli;
- riconosce a tutti i professionisti, dipendenti e collaboratori la possibilità di esprimere la propria individualità nel lavoro, valorizzando le specificità di ciascuno come spinta all’innovazione e contributo essenziale alla crescita dello Studio;
- pone massima attenzione nella definizione degli obiettivi, favorendone la comprensione e la condivisione, al fine di promuovere comportamenti corretti e trasparenti nelle relazioni interne ed esterne;
- ha istituito sistemi premiali condivisi, oggettivi e trasparenti, volti al conseguimento di obiettivi concreti, possibili e raggiungibili;
- promuove politiche che agevolano l’equilibrio fra vita personale e professionale, favorendo forme di flessibilità e realizzando iniziative per la conciliazione tra impegni lavorativi e privati, nella consapevolezza che la sfera privata è parte essenziale della vita di ciascuno.
Art. 5 – Ascolto e dialogo
Conscio che quello con il professionista Avvocato è un rapporto di fiducia, lo Studio Legale Laudato pone tale elemento essenziale alla base anche del rapporto con dipendenti e collaboratori, favorendo l’ascolto e il dialogo allo scopo di:
- promuovere il ruolo strategico della comunicazione interna per consentire alle persone di partecipare meglio e più consapevolmente alla vita dello Studio;
- improntare la comunicazione a criteri di correttezza, completezza, semplicità e trasparenza;
- sviluppare strumenti di condivisione di informazioni, favorendo lo scambio di esperienze che facilitino anche il confronto e l’integrazione fra le differenti aree di attività e dipartimenti dello Studio;
- sviluppare, in chi ha compiti di responsabilità, una specifica sensibilità nel cogliere i bisogni dei dipendenti e collaboratori, nonché di valorizzare i loro suggerimenti e le differenze di opinione, come opportunità di miglioramento e crescita dello Studio tutto.
Art. 6 – Coesione
La coesione è l’elemento distintivo di una comunità di persone che lavorano bene insieme con l’orgoglio di far parte di un unico progetto.
Per far crescere e consolidare lo spirito di appartenenza di tutti i collaboratori attorno a un’identità forte e condivisa, lo Studio:
- esplicita e diffonde i propri valori, verificandone continuamente l’attualità in modo che ciascuno possa riconoscersi in essi;
- mette a disposizione di tutti le informazioni sulle strategie e gli obiettivi dello Studio, con lo scopo di condividere gli elementi che caratterizzano la propria identità;
- fa crescere in chi ha funzioni di responsabilità la capacità di proporsi come guida e punto di riferimento per adottare azioni sempre coerenti con i principi etici dello Studio;
- adotta politiche gestionali e premianti in grado di riconoscere e valorizzare il contributo individuale e di gruppo al raggiungimento degli obiettivi.
Doveri dei Dipendenti, Professionisti e collaboratori
Art. 7 – Dovere di diligenza
I destinatari del Codice agiscono ed operano con cura assidua e scrupolosa, nel rispetto delle regole e della funzione loro attribuita, orientando la propria condotta al conseguimento degli obiettivi e della strategia dello Studio.
Art. 8 – Dovere di onestà
Tutti i membri dello Studio devono operare con correttezza, lealtà, giustizia e rettitudine morale e astenersi dal porre in essere situazioni dalle quali possano derivare utilità, vantaggi o convenienze personali.
Ai destinatari del Codice Etico è fatto divieto di:
- accettare doni o altre utilità da soggetti in qualsiasi modo interessati all’attività dello Studio;
- promettere o versare a terzi somme di denaro, beni in natura, o utilità di qualsiasi entità o valore, per promuovere o favorire interessi dello Studio.
Fanno eccezione a quanto sopra disposto i regali o le cortesie di modesto valore (omaggi in occasione di festività, inviti a convegni, riunioni conviviali, ecc.).
Art. 9 – Dovere di trasparenza
Le comunicazioni, orali e scritte, sia periodiche sia occasionali, devono essere chiare, complete e agevolmente comprensibili.
Le richieste di informazioni e chiarimenti, sia scritte che orali, devono essere trattate con competenza, chiarezza e tempestività.
Art. 10 – Dovere di riservatezza
I componenti dell’organizzazione dello Studio sono tenuti alla più assoluta riservatezza su tutti gli atti e documenti dei quali vengano a conoscenza nello svolgimento delle proprie attività od in conseguenza o collegamento con le stesse, con riferimento sia alla clientela sia alle attività interne dello Studio.
Oltre agli ambiti stabiliti dalla Legge e dall’ordinamento professionale, il segreto professionale comprende ogni aspetto collegato all’organizzazione interna dello Studio.
Relazioni Esterne
Art. 11 – Comportamento sul luogo di lavoro
Nell’ambito degli orari e dei luoghi di lavoro il comportamento di tutti i membri dello Studio deve essere ispirato alla massima correttezza verso tutti, attraverso uno stile rispettoso e collaborativo.
All’interno di tutti gli ambienti dello Studio, sia in orario lavorativo che di pausa, si richiede compostezza nel vestire, nel modo di stare seduti e nei rapporti tra colleghi, sia sotto il profilo verbale che fisico.
È fatto divieto assoluto a tutti i membri dello Studio di assumere posizioni, atteggiamenti o comportamenti ambigui o lascivi, che possano anche solo lontanamente ledere il decoro e la dignità della professione, l’immagine dello Studio o, ancora, mettere in imbarazzo e disturbare i colleghi di lavoro, qualunque ne sia il titolo o la mansione.
Simili comportamenti sono valutati con maggior rigore per la loro natura disdicevole se assunti da chi all’interno dello Studio rivesta ruoli di particolare importanza, per anzianità di servizio o funzioni di tutoraggio, che espongono a maggiori responsabilità, anche di natura civile e penale, alla luce delle vigenti norme di comportamento sui luoghi di lavoro in termini di mobbing.
L’uso degli smartphone per scopi personali, sia sotto forma di messaggistica scritta/orale che di comunicazioni telefoniche, va limitato a quanto strettamente necessario e relegato al di fuori degli spazi comuni, allo scopo di non arrecare disturbo agli altri professionisti e collaboratori.
Art. 12 – Formazione professionale
La qualità delle risorse umane costituisce un patrimonio di importanza fondamentale per la vita e lo sviluppo dello Studio, pertanto i destinatari del Codice Etico sono tenuti a curare il costante aggiornamento del livello delle proprie conoscenze, avendo cura della formazione culturale ed deontologica anche dei collaboratori che vengono progressivamente inseriti all’interno dello staff.
Art. 13 – Uso dei beni e locali dello Studio
L’uso dei beni e dei locali dello Studio è strettamente funzionale allo svolgimento delle attività dello Studio stesso.
Tutti i membri dello Studio utilizzano i locali, i beni e le attrezzature aziendali con cura e diligenza, evitando comportamenti che possano arrecare danno, comprometterne il funzionamento, o risultare antieconomici per lo Studio stesso.
È fatto divieto assoluto di usare qualsiasi tipo di beni e locali dello Studio per scopi personali di qualunque genere ed è assolutamente inibito l’asporto non autorizzato dallo Studio di documenti e/o materiale di qualsiasi tipo e/o il loro utilizzo per fini che esulino dalla mission dello Studio.
Per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ognuno è tenuto a:
- adottare scrupolosamente quanto previsto dalle politiche di sicurezza aziendali in termini di “ICT e Security Policy”, al fine di non compromettere la funzionalità e la protezione dei sistemi informatici;
- non inviare messaggi di posta elettronica minatori od ingiuriosi, non ricorrere a linguaggio di basso livello, non esprimere commenti inappropriati che possano recare offesa a chicchessia e/o danno all’immagine dello Studio e del Titolare;
- non navigare, neppure attraverso i propri dispositivi mobili che si appoggino alla rete di Studio, su siti internet con contenuti indecorosi ed offensivi.
Note finali
Art. 14 – Dubbi interpretativi
I destinatari del presente Codice Etico, in ogni caso di dubbio su qualsiasi questione relativa all’applicazione delle norme in esso contenute, attese le circostanze concrete, potranno rivolgersi al Titolare per ottenere chiarimenti sulla condotta da tenere.
Art. 15 – Violazione delle disposizioni del Codice Etico
La violazione delle disposizioni contenute nel Codice Etico può far venir meno il rapporto fiduciario tra lo Studio e la persona responsabile della violazione.
A fronte delle inosservanze del presente Codice lo Studio adotterà i conseguenti provvedimenti, ispirandosi – ove non si configurino comportamenti fraudolenti o attuati in violazione di specifiche normative di legge, contrattuali o regolamentari – a un approccio costruttivo che, anche tramite l’erogazione di interventi formativi, rafforzi la sensibilità e l’attenzione dei singoli circa il rispetto dei valori e dei principi affermati nel Codice.
In casi particolarmente gravi e a seconda delle circostanze, la violazione delle norme contenute nel Codice Etico può comportare le conseguenze di legge e di contratto previste dalle regole vigenti oltre che dal codice deontologico forense, determinando l’allontanamento di chi si renda responsabile della violazione.